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COACH E COUNSELOR

COACH E COUNSELOR




C’è molta confusione in giro per quanto riguarda la professione dello psicologo e quelle del coach e counselor (se si possono chiamare professioni) perché molti fanno ciò che non dovrebbero fare e questo succede soprattutto quando c’è odore di business.

Il counselor

fa counseling o meglio detto consulenza psicologica il che significa applicare da parte del professionista ( su questo argomento ritornerò in seguito) competenze, abilità è un insieme di tecniche per facilitare il cliente nell’uso delle risorse personali per trovare una soluzione ai problemi che le creano disagio e migliorare la qualità della loro vita. Il counseling offre la possibilità di esplorare e riconoscere schemi di azione e di pensiero, aumentare il livello di consapevolezza, prevenzione delle malattie, promozione della salute. In pratica si occupa di persone sane che hanno bisogno di risolvere problemi relazionali o prendere decisioni importanti per la loro vita. Il counseling nasce in ambito psicologico ma è un’attività propria di diverse figure professionali. Con la Legge n. 4 del 14 gennaio 2013 il counselor è stato inserito tra le professioni intellettuali, per esercitare le quali non è necessario seguire alcun iter specifico, in pratica chiunque poteva dichiararsi “counselor” senza nessun obbligo di formazione specifica rappresentando un rischio per la salute dei cittadini. Ma finalmente il Ministero della Salute si è espresso definitivamente sulla questione, scrivendo: “il progetto di norma UNI n. 1605227 pone la figura del Counselor non psicologo in palese sovrapposizione con quelle dello psicologo, dello psicologo psicoterapeuta, del dottore in tecniche psicologiche, del medico, del medico psichiatra, del medico psicoterapeuta, in analogia con il precedente progetto UNI 08000070 sul “Counseling relazionale”, la cui adozione venne già sospesa da codesto Ufficio”, aggiungendo che: “ il counseling è (...) tra le attività che non possono essere riconosciute ad una professione non regolamentata” Fare counseling senza essere iscritti all’Ordine è fare abuso della professione perché il counseling è riconosciuto fra le tecniche, fra gli atti tipici della professione di psicologo. 

Coach

professione pragmatica non regolamentata dalla legge, chiunque può definirsi un coach. All’inizio del ‘900 era prevalentemente l’attività di un allenatore nel ambito sportivo per sostenere, guidare e motivare una squadra. Si è diffusa poi negli anni nell’ambito manageriale orientato nello sviluppo dei talenti o far emergere le potenzialità di un individuo, ma anche nell’ambito imprenditoriale per sviluppare piani adeguati. Solo ultimamente ha preso piede nell’ambito individuale creando confusione con il counselor e con la professione dello psicologo. Molti counselor e coach fanno leva sul pregiudizio ancora fortemente radicato nella nostra società per cui, chi va dallo psicologo è “pazzo”. Affatto. Lo Psicologo è una professionista che favorisce il benessere fisico e psicologico degli individui, gruppi e comunità dopo aver conseguito una Laurea Magistrale in Psicologia, apposito tirocinio professionalizzante, aver superato l’Esame di Stato ed iscrizione all’albo professionale. Interviene in problematiche affettive, relazionali e sociali sia in età evolutiva che in età adulta. Fa diagnosi attraverso colloqui e somministrazione di test, valutazioni ed interventi di prevenzione della salute. Non somministra farmaci.

OBIETTIVI

Lo Psicologo però è anche un Coach e un Counselor insieme al quale si possono raggiungere obiettivi importanti come per esempio:

  • rafforzare l’autostima
  • sviluppare e potenziare le risorse
  • prendere coscienza delle situazioni critiche( stress, confusione, difficoltà relazionale.....)
  • focalizzare un’area di miglioramento
  • aprire la consapevolezza, chiarire e mettere in ordine gli obiettivi da raggiungere&
  • orientarsi nelle scelte di studio e di lavoro
  • trovare nuovi modi per relazionarsi con gli altri, non cadere nelle trappole affettive o ricatti morali
  • gestire conflitti e resistenze
  • favorire l’emergere di soluzioni ai problemi che creano maggior disagio
  • superare dipendenze affettive
  • essere di supporto nei momenti di crisi e di pericolo
  • imparare ad avere una comunicazione efficace
  • tecniche di PNL (Programmazione Neurolinguistica)

Uno Psicologo può fare sia counseling che coaching non il contrario perché altruismo e pazienza non bastano. A volte le migliori intenzioni creano effetti peggiori. Lo Psicologo arriva dove il Coach o il Counselor non arriva. Per esempio nella cura delle fobie, disturbi alimentari oppure ancora quando un genitore richiede l’intervento a favore del figlio minorenne contro la sua volontà. lo psicologo capisce se chi viene in studio è in uno stato di sofferenza o se la persona è affetta da qualche disturbo mentale o di personalità e può essere pericoloso per se stesso e per gli altri, valutazione che un Coach o un Counselor non è preparato a fare.

Non diffidate dalle imitazioni. È vero che a volte il lavoro dello psicologo può risultare incomprensibile, il suo intervento può sembrare un “fare due chiacchiere” ma NON È COSÌ. Lo psicologo è un professionista serio, con solide basi teoriche frutto di decenni di ricerche scientifiche e anni di formazione professionale. Quando pagate uno psicologo, pagate la tutela della vostra salute fisica e mentale.

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